Le antiche molazze in pietra sono nel tempo state sostituite da macchinari che garantissero migliori risultati produttivi e l’attuale impianto di estrazione, a ciclo continuo con lavorazione a freddo, è costituito da una sistema modulare con controllo continuo della temperatura e da un innovativo decanter di ultima generazione dotato di un nuovo e brevettato sistema di prelievo dell’olio mediante una pompa centripeta che ne permette un “prelievo dolce” ed una fuoriuscita senza sbattimenti, con un conseguente miglioramento qualitativo. L’eliminazione dal processo estrattivo del passaggio nel classico separatore fa sì che il prodotto finale risulti qualitativamente superiore, con una maggior presenza di tutti quei composti che rendono organoletticamente migliore un olio e gli consentono di mantenere inalterate nel tempo tutte le sue caratteristiche. L’intervallo di tempo dall’atto della raccolta a quello del lavaggio fino al momento della molitura è un ulteriore fattore altamente influente e pertanto negli anni ’90 l’impianto e la struttura, risalente almeno al 1400, sono stati adeguati a perseguire come unico obiettivo quello della sua riduzione ed ottimizzazione per innalzare la qualità del prodotto finale. L’azienda si è inoltre potenziata dotandosi di numerosi macchinari da raccolta, defogliazione, cernita e lavaggio per consentire di ridurre al minimo i tempi d’ingresso in frantoio e nel contempo avere la certezza di una materia prima di indiscutibile valore. La filiera di produzione dell’olio extra vergine de Rosis è dunque completamente interna: dalla rispettosa coltivazione dell’oliva alla solerte estrazione a freddo dell’olio, dallo stoccaggio (in silos inox ad azoto che permettono di preservarne la freschezza) al confezionamento completamente manuale per garantire un attento controllo sulla qualità di ogni singola latta o bottiglia. Il frantoio utilizza energia pulita grazie all'adozione di un tetto fotovoltaico.